sabato 28 luglio 2012

new horizons / giorno 3 / come sulle bitches island

la temperatura breslava oggi è aumentata in modo vertiginoso, e così anche l'umidità: sembra di vivere nell'aria malsana delle bitches island del film di ieri, di sgomitare nella "densità seppia" della grana della sua pellicola (sono definitivamente convinto che sia un'espressione piuttosto insensata, quindi insisto).

mi sveglio alle 8 per vedere un mockumentario storico: This Is Spinal Tap dir. Rob Reiner / USA 1984 / 82'
ecco, è uno di quei film in cui si ride di gusto. film intero qui


poi jon mi convince a vedere almeno un film della sezione messicana:Summer of Goliath (Verano de Goliat) dir. Nicolás Pereda / Mexico, Canada, Netherlands 2010 / 76’. film estremamente lento, con pochissimi stacchi (ci sono meno di 50 inquadrature in tutto il film), per darvi un'idea vi racconto che: mi sono addormentato nel momento in cui goliath parla con sua mamma in camera sua, non so per quanto, ma mi è sembrata un'eternità visto che ho fatto anche ben 2 sogni, vabbè, insomma, mi sveglio e goliath sta ancora parlando con sua mamma in camera sua, stessa inquadratura. mi sento come in una piaga spaziotemporale. è un film davvero "da festival", che non può trovare un'altra vetrina, e forse questo non è eccessivamente un male. nessuno applaude nonostante la presenza del regista in sala (che di solito sembra essere sempre un buon motivo per applaudire di default...). 

finisco guardandomi un'altra interessante serie di corti di Giersz.

quando esco ci sono 35 gradi e galleggio nell'aria dal tanto che è densa. incontro la giovane critica di ieri sera che mi offre un caffè (bere caldo quando fa caldo: bah, sarà..) e mi racconta un po' di come funziona la vita del giovane critico freelance. mi stupisce che a 26 anni lei e suoi compagni siano già stati 3 volte a venezia, due volte a cannes, una volta a toronto: più o meno rientra sempre nelle spese grazie ai pezzi che vende alle riviste (perlopiù polacche ma anche inglesi - a quanto pare scrivono tutti anche in inglese). mi chiedo se ci sono giovani critici in italia che possono dire lo stesso.

salutiamo Roman con un caloroso abbraccio e lo lasciamo al suo taxi con bela tarr (che è con fidanzata a seguito: ecco perché sembra più felice - nota jon).
siamo in perfetto orario. starò domani da jon, a brighton, dove conto di vedere l'ultimo capitolo di batman che in inghilterra è già uscito da un paio di settimane.

breslavia è una cittadina carina che durante il festival vede incrementare sensibilmente il numero di giovani, che già sono 150000 -grazie alla presenza delle università-. per alcuni di loro la partecipazione al festival è considerata obbligatoria, come se fosse un corso. il festival ci ha fatto un'ottima impressione: ben organizzato, con sezioni interessanti e intelligenti e ottime proiezioni (quasi tutte in pellicola), con personale preparato e un programma che raccoglie film appena presentati ai festival più importanti ma anche alcune chicche. ci sono pochi eventi collaterali, solo una festa-concerto, sempre nello posto, tutte le sere. qui si vive la città da sé, è una normale conseguenza, una volta organizzato un buon festival, senza bisogno di modaiole feste per vivere gli spazi pubblici. visto anche che si tratta di una città piuttosto a buon mercato è un'esperienza che mi sento di consigliare a chi vuole godersi una settimana di buon cinema (purtroppo 4 giorni sono un po' pochi per riuscire a godersi tutto). ecco l'home page del festival: qui 



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