mercoledì 7 settembre 2011

Venezia mostra del cinema | 7 settembre

h 8.30, Sala Volpi
Cuba in the age of Obama - part I regia Gianni Minà
Documentario giornalistico molto televisivo realizzato con pochi mezzi (e male, quasi in modo amatoriale) dal giornalista Gianni Minà che interroga vari personaggi, durante il suo viaggio in macchina, sulla Cuba di ieri e di oggi. Lungo (130', che potrebbero diventare tranquillamente 60'), troppa musica, mal girato, qualche spunto storico interessante. Da valutare come giornalismo più che come documentario. Domattina ci sarebbe la parte II. Ma può bastare così.

h 11.30, Sala Darsena
Hahithalfut (The exchange) regia Eran Kolirin
A tre anni dal riuscito e delicato La banda il regista israeliano propone una lenta commedia dal fine umorismo sull'alienazione che porta con sé l'abitudinarietà, sulla necessità di un cambiamento, anche surreale. Qualche scenetta divertente sboccia qua e là in una pellicola che "osserva" lentamente un percorso nel complesso poco coinvolgente e troppo lungo. Metà della sala, peraltro surrealisticamente semivuota, non si risparmia i BU finali.


h 19.30, Sala Darsena
Faust regia di Alexander Sokurov
Ultima parte della tetralogia sulla natura del potere da parte del regista russo Sokurov, Faust è un viaggio dantesco sotto la guida dal diavolo, alla scoperta dell'amore e dei mistero della vita (tra le tante cose). Altra ed estrema storia (come i precedenti passi della tetralogia) di un uomo che si vuole prendere responsabilità disumane. Ambientazioni e scenografie incredibilmente incisive, da cinema espressionista, con tanto di lenti deformanti alla Munch che rendono il film un lungo (140 minuti) e allucinato incubo
. Un film d'altri tempi (complici i viraggi desaturati di una fotografia in 4:3): barocco, visionario, molto parlato, raro. Qualcuno abbandona la sala, ma alla fine scrosciano applausi. Da vedere possibilmente dopo Moloch, Taurus, Il sole. Inutile dire che diventa il mio preferito. trailer



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